Il Giubileo del 1400 è preceduto dal movimento penitenziale dei Bianchi. La prima data certa della nascita dei Bianchi o Bianchi Battuti è il 5 marzo 1399. In quel giorno a Chieri (Torino) uomini e donne coperti da bianche tuniche, scalzi, la testa nascosta da un cappuccio che aveva solo due fori per gli occhi, sul capo e sul petto una croce rossa, con i fianchi serrati da corde scesero in piazza pregando e flagellandosi a sangue chiedendo perdono dei peccati. Ben presto questo nucleo iniziale fece proseliti espandendosi per le città. Dopo aver toccato Alessandria i penitenti il 7 luglio raggiunsero Genova. Secondo i cronisti del tempo erano 30.000.





«Le Croniche di Giovanni Sercambi Lucchese, Volume 2, Giusti [Dr.], 1892»
Da Genova il movimento si divise in due tronconi principali: il primo punta su Venezia guidato dal beato cardinale Giovanni Dominici op (1356-1419), l’altro discende lungo il Tirreno. L’8 agosto i Bianchi sono a Lucca ed il 13 a Pistoia e via via scendono fino in Umbria. Altre correnti raggiungono il 9 agosto Bergamo, poi Milano quindi Ferrara, dove alla testa si pone il marchese Nicolò d’Este di Rimini che vede la partecipazione di Carlo Malatesta e Carlo Gonzaga.
La presenza dei Bianchi è segnalata anche a Napoli, in Calabria e in Puglia. Il 6 settembre partono in 10.000 da Orvieto, il 7 un’altra colonna parte da Sutri al seguito della croce portata dal conte Nicolò dell’Anguillara entrano in Roma cantando la laude "Misericordia, eterno Dio". Il cronista Giovanni Sercambi (1348-1424) afferma che i Bianchi giunti a Roma erano 120.000, di cui 20.000 tedeschi. I Bianchi sono devoti della Madonna dell’Olivo e nel 1401 l’artista Cola Di Pietro da Camerino li dipinge in processione accolti dai francescani (loro protettori).





«Bonifacio IX, 1390/1400 - I Papi e gli Anni Santi, 1998»
Il Giubileo del 1400 non ha una Bolla in quanto si ritiene che si collocasse sulla scia dell’Anno Centenario, così anche il Giubileo indetto nel 1423 quale scia di quei 33 anni a far data dall’evento giubilare del 1390. Nel Giubileo del 1400 regnava papa Bonifacio IX e nel 1423 papa Martino V che concede di restare in patria al re di Polonia e al granduca di Lituania impossibilitati ad essere presenti agli eventi giubilari descritti da Angelo De Tummulillis da Sant’Elia e da Frate Francesco Di Andrea da Viterbo op (1432-1502). In quel giubileo il re boemo Venceslao (1361-1419) veste i suoi 400 cavalieri da pellegrino.










«Niccolò V, 1450 - I Papi e gli Anni Santi, 1998»
Nel Giubileo del 1450, la Bolla di Nicolò V "Immensa et innumerabilia" detta nuove condizioni per l’indulgenza: 30 giorni per i romani, 15 per gli italiani, 7 per gli stranieri. Viene coniata la moneta d’oro e la prima canonizzazione: San Bernardino da Siena ofm (1380-1444). Si apre la Biblioteca Apostolica Vaticana e si impiantano progetti di rinnovamento urbanistico. Tra i pellegrini ci sono figure straordinari di religiosi che farà dire a Sant’Antonino da Firenze op (1309-1459) questo giubileo è il "Giubileo dei santi, della porta d’oro, dell’anno d’oro": (Giovanni da Capistrano ofm (1386-1456), Pietro Regalado ofm (1390-1456), Rita da Cascia osa (1381-1457), Diego Alcalà ofm (1400-1463), Caterina da Bologna (1413-1463), Giovanni da Fiesole detto il beato Angelico op (1396-1455). Un aspetto importante del giubileo sarà la scoperta della stampa che veicolerà la diffusione del testo in latino di Benedetto Canonico di San Pietro, la Mirabilia Urbis Romae ovvero una guida del pellegrino.
Il pontefice Paolo II, con Bolla del 11 aprile 1470, determina la cadenza giubilare in 25 anni come "passaggio generazionale" con l’intento di offrire a tutti una maggiore opportunità di beneficiare del grande evento giubilare almeno una volta nell’arco della propria vita, per cui il prossimo evento sarà nel 1475 e si chiamerà "Anno Santo".





«Sisto IV, 1475 - I Papi e gli Anni Santi, 1998»
Sarà guidato dal nuovo pontefice Sisto IV che utilizza la stampa per pubblicare la Bolla. Anche in questo evento si conia la medaglia celebrativa e quando si abbatte la Porta Santa murata dai mattoni, questi saranno considerati quasi come reliquia o simboli. Si inizia ad avere una preparazione tecnica per l’evento giubilare in cui i pellegrini sono quantitativamente aumentati.
Letture consigliate
AA.VV., La storia dei Giubilei. Volume 1 (1300-1423), Editori Vari
AA.VV., La storia dei Giubilei. Volume 2 (1450-1575), Editori Vari
AA.VV., I giubilei nella storia della Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano,2001
GLICORA F., – CATANZARO B., Anni santi. I giubilei dal 1300 al 2000, Lev, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 1996
Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte, Immagini del giubileo sec. XV-XVIII, Palombi, 1975