DONNE FRANCESCANE

“La vocazione è il pensiero provvidente del Creatore sulla singola creatura, è la sua idea-progetto, come un sogno che sta a cuore a Dio perché gli sta a cuore la creatura”[1]

A tutte le clarisse con letizia francescana.

Con la parola “clarisse” si indicano le religiose dei numerosi istituti religiosi femminili fondati da santa Chiara d’Assisi e ad essa ispirate (francescane, eremite, di clausura, missionarie, terziarie…).

La loro presenza è luce e dono, come le figlie spirituali di San Pio; come la terziaria Luigina Sinapi (1916-1978) che con la sua vita di fervore, di orazione, di iniziative e di sofferenza seppe orientare anche persone della Chiesa, della cultura e della scienza vivendo sempre “lo straordinario nell’ordinario”; come Giuseppina Berettoni (1875-1927) disponibile sempre a tutte le invocazioni di aiuto, a tutte le sollecitazioni di soccorso, a prodigarsi a tutti da pia samaritana. Umile e coraggiosa, paziente nelle tribolazioni, forte nelle contraddizioni, nella povertà che la tenne sempre alle strette, nelle ingratitudini sofferte e nei perdoni subito concessi. Tutto donava, perché attingeva nella preghiera divenuta in lei contemplazione, dalla intensa vita eucaristica, dai lunghi incontri con Gesù passati in adorazione, per intere nottate, dinanzi al SS. Sacramento, dalla sete di sacrificio e di penitenza.

Abbiamo scelto un numero simbolico per conoscere il loro pensiero ed opera.



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«Filippa Mareri, beata»

La prima santa è Filippa Mareri (1200-36). Si dice che San Francesco invitato nella loro casa mentre predicava nel reatino, ispirò la nobile Filippa a dedicare la vita alla povertà e a unirsi nella sofferenza di Cristo. Essa si rifugiò in una grotta nel 1220 e nel 1227 ebbe il taglio dei capelli ed adottò una regola simile a quella di santa Chiara d’Assisi. Ebbe il dono della profezia e dei miracoli. Nella ricognizione del 1706 il cuore è stato trovato incorrotto. Il suo castello diventa un monastero (Borgo San Pietro di Petrella Salto). Sommerso dalle acque nel 1940 e ricostruito, è visitabile (archivio, museo, biblioteca, reliquia). Tra i pellegrini c’è papa Francesco (visita del 9 agosto 2016). Nel 2005 è stato riscoperto il sentiero di Santa Filippa (dal monastero alla grotta in processione) ed aperto nel 2008. Il suo culto è stato confermato nel 1248 da Innocenzo IV e successivamente nel 1806 e 2007. A lei sono dedicati. la statua bronzea davanti alla chiesa, gli incontri di studi nel 1992 e 2003 (convegno di Greccio). Le clarisse di Santa Filippa Mareri operano anche in campo sociale. Festa il 16 febbraio.



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«Chiara d'Assisi, santa»

Chiara d’Assisi (1194-1253) a 18 anni lascia segretamente la sua casa per vivere sull’esempio di San Francesco, ad essa si uniscono altre amiche, la sorella Agnese e poi la loro madre rimasta vedova. Insieme a Francesco d’Assisi scrive una regola di vita. È la prima regola per le donne scritta da una donna, punto di arrivo di una serie di esperienze. Sono le “sorelle povere di san Damiano”. Chiara nel 1215 ottiene da Onorio III il “privilegio della povertà”. Tommaso da Celano la definisce “impronta della Madre di Dio”. Innocenzo IV con Bolla “Solet Annuere” del 9 agosto 1253 approva la Regola. Chiara è canonizzata nel 1255. La sua festa è l’11 agosto. Nell’arte è stata raffigurata dal giglio, dal libro, dall’ostensorio e dipinta, tra l’altro da, Giotto e Piero della Francesca. Per la sua visione a distanza pur malata ma come fosse stata presente, Pio XII nel 1958 la proclamò patrona della televisione. Il suo abito con il velo è in sintonia con quello di San Francesco.



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«Regina Elisabetta d'Ungheria, santa»

Elisabetta d’Ungheria principessa (1207-31) alla morte del marito Luigi IV di Turingia, vestì l’abito terziario francescano e si dedicò ai poveri. Canonizzata nel 1235 è patrona dell’Ordine Francescano Secolare insieme a San Lodovico (il re Luigi IX). La festa è il 17 novembre. È dipinta da Taddeo De Bartolo, tempera e oro su tavola (Siena, 1362-1422).



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«Settesoli Jacopa, beata»

Giacoma Frangipane dei Settesoli, nobil donna romana, conobbe san Francesco nel 1210 quando si recò a Roma e lo aiutò ad avere udienza da Innocenzo III. Nel 1221 ispirò il Santo a fondare l’Ordine dei fratelli e sorelle della Penitenza (Terzo Ordine Francesco oggi OFS) destinato ai laici, i quali potevano condurre uno stile di vita francescano pur continuando a vivere nel mondo. Per questo Francesco la chiama “Fra Jacopa”. Pochi giorni prima di morire Francesco chiese che fosse avvertita con una lettera della sua condizione per poterla rivedere un’ultima volta. Nella lettera si chiedeva di portare quei dolci che lei spesso aveva preparato per lui durante il suo soggiorno romano. La lettera non fu mai inviata poiché Jacopa era già giunta al capezzale dell’amico con i dolci desiderati. Questi dolci sono conosciuti come I mostaccioli di San Francesco d’Assisi o i biscotti di Fra Jacopa (ingredienti: mandorle, farina, miele, albumi d’uovo, mosto, cannella e pepe a piacere).



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«Rosa da Viterbo, santa»

Rosa da Viterbo (1233-51) voleva essere suora ma la sua salute non consentì l’ingresso per cui scelse di vestire l’abito terziario francescano e si dedicò alla riconciliazione tra persone e famiglie. Muore il 6 marzo ma la festa si celebra la sera del 3 settembre ovvero quando il corpo fu traslato dalla chiesa di Santa Maria in poggio alla chiesa di San Damiano oggi santuario a lei intitolato. Canonizzata nel 1457 il suo corpo è incorrotto come il cuore che nel 1921 fu posto in un reliquario. Celebre il quadro di Murillo e la macchina (patrimonio Unesco dal 2013) con cui viene portata in processione la statua (altezza 28 metri, peso 50 q. ) da cento facchini. Su indicazione di Armida Barelli (1882-1952) è patrona della Gioventù Femminile (ACI) dei fiorai e di Viterbo.



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«Angela da Foligno, beata»

Angela da Foligno (1248-1309) Entrata nell’OFS vi si trovò a capo di un grande gruppo di terziari maschili e femminili. Famoso il suo Memoriale di visioni ed estasi. Il culto è stato confermato nel 1693. Festa il 4 gennaio.



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«Ludovica Albertoni, beata»

Ludovica Albertoni (1474-1533) rimasta vedova si dedicò come terziaria ad assistere i bisognosi con cibo, vestiti, cure mediche. Dette alle ragazze cultura e lavoro. Famoso il sepolcro di Gian Lorenzo Bernini alla chiesa-santuario di San Francesco a Ripa che essa stessa frequentava. Il culto di questa mistica dichiarata Beata è del 1671. Compatrona dell’OFS di Roma. Festa 31 gennaio e 3 febbraio.



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«Angela Merici, santa»

Angela Merici (1474-1540) Pellegrina in Terra Santa e Roma. Terziaria dava lezioni di catechismo. Nel 1535 si impegna con altre al servizio dell’educazione delle ragazze, iniziando la Compagnia di Sant’Orsola “Orsoline” primo Ordine di donne insegnanti. Canonizzata nel 1807. Festa il 27 gennaio.



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«Giacinta Marescotti, santa»

Giacinta (Clarice) Marescotti (1585-1640) Dopo una malattia, si diede alla penitenza e si fece suora di clausura del Terzo Ordine Regolare promovendo la Confraternita dei Sacconi per raccogliere elemosine per i poveri. Canonizzata nel 1807 è patrona di Vignanello (VT). Festa il 30 gennaio.



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«Veronica Giuliani, santa»

Veronica Giuliani (1660-1727) Maestra delle novizie in un convento di Cappuccine per 34 anni e badessa per 11. Mistica, canonizzata nel 1839. Festa il 9 luglio.



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«Armida Barelli, beata»

Armida Barelli (1882-1952) Iscritta all’Azione Cattolica Italiana entra nell’OFS. Collaboratrice di Padre Agostino Gemelli ofm promuove l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Istituto secolare Missionarie della Regalità di Gesù Cristo, l’Opera della regalità per la formazione liturgica popolare, diffonde la Gioventù Femminile di ACI. Anticipatrice della chiamata alla santità del Concilio Vaticano II. Su sua richiesta Santa Rosa di Viterbo è patrona della Gioventù Femminile. Pellegrina nei luoghi di san Francesco d’Assisi. Dichiarata Beata nel 2022. Festa il 19 novembre.



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«Margherita Pascalizi»

Margherita Pascalizi (Varco Sabino 30 ottobre 1927- Borgo San Pietro 11 aprile 2018) Clarissa di Santa Filippa Mareri guida la sua famiglia religiosa da monastero ad Istituto di Vita Apostolica di diritto pontificio e il definitivo riconoscimento della santità di Filippa Mareri (erige la statua bronzea davanti alla chiesa, apre il sentiero di Santa Filippa) riceve la visita di papa Francesco il 9 agosto 2016). Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Dama dell’OESSG.




Letture consigliate

Feliciano Olgiati (a cura di), Gli scritti di Francesco e Chiara d'Assisi, EFR Editrici Francescane, Milano, 2012

Francesca Zambelli (a cura di), Madre Margherita Pascalizi, Edizioni Biblioteca Francescana, Milano – Fondazione Varrone, Rieti, 2021

P. Germano Cerafogli ofm (a cura di), Studi su Santa Filippa Mareri, Edizioni Frate Francesco, Roma, 1992

Lucia Tancredi, Jacopa dei Settesoli. La ricca amica di Francesco, Città Nuova, Roma, 2022

Ernesto Preziosi, La zingara del buon Dio. Armida Barelli, storia di una donna che ha cambiato un'epoca, San Paolo, Milano, 2022

Paolo Scandaletti, Chiara d’Assisi, Rizzoli, Milano, 2002

Approfondimenti
  • Francescane Missionarie del Sacro Cuore [ SITO WEB ]
  • Clarisse Francescane Missionarie del SS. Sacramento [ SITO WEB ]
  • Suore Francescane Adoratrici [ SITO WEB
  • Suore Terziarie Francescane [ SITO WEB ]
  • Ordine di Santa Chiara o Clarisse [ SITO WEB ]
  • Enciclopedia dei santi, beati e testimoni [ SITO WEB ]



[1] https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccatheduc/documents/rc_con_ccatheduc_doc_13021998_n...